Pagina:Verri - Le avventure di Saffo e la Faoniade, Parigi, Molini, 1790.djvu/134

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quelle inefficaci esortazioni, come il pastore dorme sul margine del mormorante rivo. Ogni soffio di vento che movesse le porte, ogni voce di servo che esortasse un altro a i lavori, risonando negli atrii, erano da lei credute o le voci o le orme di Scamandronimo ritornato. Si alzava adunque frettolosa per incontrarlo, ma poi il timore di piacevole risposta la tratteneva, finchè delusa nella sua aspettazione, ritornava a i sedili, coprendosi le incessanti lagrime col velo. Ma vide alla fine apparire Scamandronimo sulla soglia, in cui con lento passo entrando non profferiva accento alcuno; ed ella dubbiosa della fatale risposta, mirava lui tacendo, che tacendo mirava lei. Ahimè, proruppe Saffo, troppo è funesto quel silenzio in un labbro amico impaziente di recarmi grata novella, se la racchiudesse nel pensiero! Al certo, rispose egli, vorrei che fosse quale tu la brami; e poi si abbandonò, alquanto mesto sopra di un