Pagina:Verri - Le avventure di Saffo e la Faoniade, Parigi, Molini, 1790.djvu/253

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Faone, ed egli rispose, che non era ancora verisimile l’aspettarne in così angusto spazio di tempo; e quindi, seco lei ragionando, arrivò ad una grotta artificiosa, fuori di cui erano collocati marmorei sedili all’ombra di sempre verdi allori. Dentro la grotta stillava, siccome pioggia, limpida acqua in ogni parte, la quale a i raggi dubbiosi, che talvolta entro vi trapassavano, si tingeva di varj colori quasi iride celeste. Ivi pertanto invitati a placida confabulazione dal silenzio e dalla fresca aura mattutina, l’uno si pose dirimpetto dell’altra; e Saffo non soddisfatta dall’interrotta narrazione, e non meno per disacerbare le proprie angosce ascoltando i casi altrui; Tu devi, gli disse, manifestarmi le tue vicende in amore, nelle quali io sono certa che non fosti quant’io infelice. Ed egli a lei rispose: Anch’io provai le barbare agoníe delle quali ti lagni, e ciascuno crede sè medesimo più misero di tutti, quando le soffre. Ma pur vedi che siccome guer-