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to diminuiscono il numero de’ compratori per il restante; onde elidono quello sforzo, per il quale il Proprietario, o il terriere tenderebbe a risarcirsi. Il terriere di fatti, come osserva ottimamente l’Autore, è un possessore, il quale possiede una parte di terra, che non è sua; mentre nelle vendite di tutti i poderi il compratore deduce sempre quella porzione di capitale, al frutto della quale corrisponde l’annuo tributo. È stato da alcuni recenti Scrittori dimostrato ad evidenza, che il Sovrano è un vero Proprietario di tanto, quanta è la somma del Carico, che le terre de’ Proprietarj particolari debbono pagare, ed è verissimo, ch’essi non sono di parte delle loro terre, che semplici affittuarj, non liberi ed assoluti Padroni. Il patrimonio del Sovrano è amministrato da’ Particolari, e questa amministrazione è utile egualmente al Sovrano, ed a’ Possessori. Non perciò io ne cavo la conseguenza, che questi recenti Scrittori vorrebbero; cioè che l’Imposta fosse pagata unicamente da tutte le terre d’uno Stato. È verissimo, che in qualunque maniera e da qualunque persona si paghi il tributo, egli è sempre o una merce, o un equivalente di essa, e questa merce è sempre il prodotto di una terra: ma è altresì vero, che il tributo posto direttamente ed unicamente sulle terre di uno Stato sarebbe un tributo ripartito sopra una minor porzione di terre, di quello che una parte essendo posta indirettamente sull’industria, e sul commercio potrebbe essere; perchè le terre forestiere verrebbe-


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