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Pagina:Versi di Giacomo Zanella.djvu/386

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della Stessa.




Properzia Rossi, famosa scultrice di Bologna, valente del pari nella poesia e nella musica, morì di un amore infelice. Un quadro di Ducis la rappresenta nell’atto di mostrare il suo ultimo lavoro, un bassorilievo di Arianna, a un cavaliere romano, oggetto del suo amore, che lo guarda con indifferenza.

I.


     Ultimo dono il cielo mi consenta
D’arte e d’amor: ch’io pochi segni imprima
3Su questo sasso, e morirò contenta.

     Dell’ardor che gl’inerti anni mi lima,
Rimanga un’orma sulla terra, un’orma;
6Ed io nata a toccar era la cima!

     Del bello ancor la luminosa forma
Doni vita perenne al mio lavoro;
9Poi l’egro spirto il vol raccolga e dorma.

     Per te, per te, che forsennata adoro,
Per te che di deridermi non cessi,
12Questo all’arte domando ultimo alloro.