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SONETTO
Apostrofe al bestemmiatore
Non era d’uopo ch’Ei morisse in croce:
Al tuo riscatto un prego suo bastava;
Pativa l’Uomo-Dio pena sì atroce
4Solo a mostrarti di che amor t’amava.
Dunque non sembri tu belva feroce
Pur mo sbucata dalla sozza cava,
Anzi demonio, de l’inferna foce
8Uscito a spander velenosa bava,
Quand’osi, nelle furie del tuo sdegno
E nell’ebbrezza di tue gioie ancora,
11Di contumelie l’Uomo-Dio far segno? —
Punisci le ree labbra, ingrato, e plora;
Stringiti confidente a questo Legno;
14Ma, bada, non tardar chè breve è l’ora.
- Anno 1854.