Pagina:Versi sciolti dell'abate Carlo Innocenzio Frugoni.pdf/14

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(XI.)

E di vivi colori, il tuo potrebbe
Dolce ritorno accelerare a questo,
Che Tu lasciasti sconsolato suolo;
E pur Ti tacqui il Giovinetto Figlio
185Tua crescente eperanza, a cui nel corso
Che con ardite, e ben spiegate vele
Accompagnato da’ fecondi augurj
Pel faticoso Pelago tentava
De le bell’arti, al maggior uopo tutta
190L’aura mancò del più vicino esempio.
Ma Te ne’ suoi dorati lacci avvolse
Splendida servitù, come segnato
Di tue vicende stà ne l’alto giro;
Nè disciorten vorrà, benchè non sorda
195Al nostro lamentar. Non però fia
Ch’io ne l’ascose tue venture il guardo
Pieno di deità spesso non metta,
E lor mirando da sovrane Grazie
Comporsi, e crescer lo nov’ali a tergo,
200Me spesso non conforti, altrui celando
I fausti Arcani, che celar si denno.


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