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V. Seprio, Tradate, Mozzate. 143

siasi scavato l’Olona, nella cui valle sono rimarchevoli tre piani che dimostrano quante volte abbassato siasi l’alveo del fiume. Stanno a sinistra Vedano, e i due Venegoni, ove vuolsi che si celebrassero le pugne di Venere (Veneris Agones). Si tragitta il torrente Rabaù, e si giugne a Tradate. Vedonsi a destra Lozza, Castiglione1, Gornate e Castelseprio. Il fondo di quei colli è tutto di ghiaja o di breccia, ma esternamente v’ha de’ gran massi di granito e di scisto d’ogni maniera.

  1. Questa terra merita d’essere visitata dal dilettante dell’arti belle e della venerabile antichità. Chi da Varese viene a Tradate, sulla diritta vede non lungi la rocca di Castiglione e la chiesa di M. V. fabbricatavi già dal Cardinal Branda, le cui spoglie mortali in essa riposano. Sulla porta del tempio vi ha un basso rilievo di antico ma plausi il intaglio. Il sarcofago del Cardinale, quivi morto di novant'anni nel 1443, lavoro è mirabile di Corrado Griffi. Nella contigua canonica vi è nel cortile un’urnetta con antica iscrizione; e presso al portico, ch’ offre la veduta bellissima dell’Olona rumoreggiante che al piè le serpeggia, vuol ricercarsi la cappella del Cardinal Branda suddetto, la qual è dipinta da pennello eccellente, e con maniera sì buona che par opera Leonardesca. Le testine degli angioletti e le donne sono sì nobili e belle, che copiate direbbonsi in paradiso. Peccato che il tempo le vada divorando! Entro la terra vi è la chiesa di S. Michele, che ai lati della porta maggiore ha le due statue colossali ad alto rilievo, di S. Cristoforo e S. Antonio (Nota tratta dall'esemplare postillato dal sig. dott. Gio. Labus).