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292 Giussano, Robiano.

secolo, crudeli contrasti ebbero colla nascente Inquisizione. Nella chiesa d’Agliate, formata di ruine d’un tempio Gentile, v’ha delle iscrizioni romane di varj secoli, e merita pur d’essere veduto il vetusto Battistero.

La Costa chiamasi la vicina villa de’ Calderari, or Pino, alla sinistra del Lambro. Ivi la strada conduce ai paesi del monte di Brianza, ove numerose e amene sono le ville signorili, e ben popolate le frequenti terre. Sulle altre ville lì presso sollevasi Bel-dosso dei Busca.

Poco lungi è villa Raverio, memorabile perchè lì presso fu trovato quel gran masso di ferro nativo che ora sta nel Museo di S. Alessandro, e che, secondo Chiadni, è un’aerolite, cioè una massa caduta dalle nubi, come quella che Pallas trovò in Siberia.

Da Giussano viensi presto a Paína. Un fenomeno rimarchevole qui osservasi, ed è che circa 70 braccia di profondità hanno in Paína i pozzi, laddove nel vicinissimo e sottoposto casolare di Brugaccio non n’hanno che da 10 a 12. L’acqua che viene da nord-est, cioè da Robiano, ove le fonti sono a fior di terra, sin qui senza dubbio sostienisi su una striscia di fondo argilloso. A Seregno, distante da Paína un miglio e mezzo, i pozzi son più profondi ancora; ma a poche centinaia di passi scorrono neglette sotterrane ve-