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Vall'Assina. 305

principal paese, e molta popolazione. Da più luoghi s’entra in vall’Assina. Da Bellaggio si sale sino alle sorgenti del Lambro per ripida via, fra sassi, castagneti e prati, passando per Civenna, dianzi feudo imperiale de’ Monaci Cistercensi, che qui e nella sottoposta Limonta, di cui parlammo, sin dal secolo x copiosi uliveti coltivavano. Si passa da Civenna a Magrelio, ove la vall’Assina termina e il Lambro comincia, come vedremo. Nel salire si lascia a destra il monte di Chevri, ove dicesi esservi indizj di rame e molto asbesto. Il nocciolo del monte è calcare e marmoreo; ma il monte è sparso in ogni parte di massi granitosi e schistosi d’ogni qualità e grandezza. Da Nesso s’ascende a Velleso e Gelbio, si percorre il pian del Tivano, e per Sormano o per Caglio si discende ad Asso. Da Onno si monta in Valbrona, e da Vicino si va ad Asso.

Ma la miglior via è quella di Canzo. Presso a Pieve d’Incino due strade vi conducono, una carrozzabile ed ampia per Incasale e Longone, l’altra più angusta per Ponte. Una dolce salita, in parte sopra un bianco marmo, porta dal letto del Lambro ad Incasale, e di là nuovamente si sale a Longone: viensi al lago di Sagrino, angusto e lungo circa due miglia, fra due monti, de’ quali l’orientale ha una stratificazione orizzontale

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