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306 Castel-Marte, Proserpio.

ed uniforme. Questo contorno chiamasi la Squadra de’ Mauri, sul qual nome si sono formate molte conghietture. Al finir del lago di Sagrino vedesi Canzo.

Tra il mentovato lago e Ponte due paesi importanti per l’antiquario vi sono in alto, cioè Castel-marte e Proserpio. Ben indica il nome loro che uno a Marte, a Proserpina l’altro rendean culto: ma se ivi sieno de’ monumenti che il provino, l’ignoro. Un curioso monumento v’è in Castel-marte di certo Ubaldo Prina, nel cui prolisso epitaffio, scolpito in ampia tavola di candido marmo, leggesi ch’egli era duce fidissimo e compagno di Rinaldo d’Este, quando con Goffredo, Boemondo, Tancredi e Gedeone andò alla conquista di Gerusalemme. Il buon uomo che ne fu l’autore, non conoscendo forse altra storia, s’appigliò al Tasso, e fece d’Ubaldo un suo progenitore, senza pensare che favoloso era l’eroe Rinaldo del Tasso, come la sua maga Armida: trovò presso la chiesa una bell’urna marmorea, ne prese la più pulita tavola, e in un latino da scolare gli fece la sua leggenda. Non è senz’esempio quest’impostura, perdonaile se nulla ha guastato d’antico e di pregevole; ma se un fianco della stessa urna è, siccome pare, la tavola quadrata di marmo che sta sopra la porta del campanile, allora è presumibile che abbia