Pagina:Viaggio Da Milano Ai Tre Laghi.djvu/323

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Vall'Assina. 307

costituita la sua leggenda a qualche bel basso rilievo o a qualche greca o romana epigrafe, poichè un bel leone sta nella tavola summentovata. Gli stipiti della porta stessa, ne’ quali è intagliato fra belle cornici un ornato o festone rappresentante un tirso, son pur essi di bel marmo. Sta sulla piazza il coperchio d’un’urna di Scerizzo, e un’aquilaccia dello stesso sasso, per cui quel paese chiamossi Castel-marte dall’uccello. Altri resti d’antica scultura, cioè tre belle teste, son nel campanile, sotto le quali v’è un’iscrizione non sì facilmente leggibile da terra. Vuolsi che da Castel-marte abbia avuto il nome tutto il distretto della Martesana, i cui i principali borghi sono Vimercato e Canturio.

Il monte che Ponte dal lago di Sagrino divide, è in parte di selce, frammezzata al sasso marnoso a strati orizzontali, ma talora irregolari e ad angolo acutissimo fra di loro.

A Ponte ciò che v’ha di più importante a vedersi è il filatojo da seta. Negli avanzi d’un distrutto monistero vi sono ancora delle vetuste pitture pregevoli pe’ colori, e talora anco pel disegno, rappresentanti caccie e ritratti.

Da Ponte, costeggiando il Lambro, viansi a Canzo, posto nell’angolo della valle, appiè