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Val di Sesia. 67

1796 eransi in parte perdute. V’è pure presso Alagna una miniera piritosa di rame nello scisto, ed una bella cava di pietra ollare, che si lavora. Di là in cinque ore si va a Pestarena in val Macugnaga.

Ma se si vuole entrare nelle valli laterali, poco più su di Varallo, s’andrà nella valle di Mastalone a destra, ove la miniera di Chiavarello dà copioso argento ed oro: si rimonterà il torrente di questo nome sino a Valbella, ove sono i forni per la fusione della mina di ferro, che, essendo piritosa, dà men buono il metallo; e si salirà sino a Rimella, ov’è una miniera di pirite aurifera, ma di tenue prodotto. Proseguendo sulla stessa via, si salirà alla Colma, e si discenderà, volendo, a Banio in vall’Anzasca. Un’altra via da Rimella, piegando a destra, porta a Campello in val di Strona. Ma se, pria di giugnere a Rimella, entrerà nella valle formata dal Riale delle Piane, andrà a Fobel, e di colà andrà pure a Banio.

Che se, in vece d’entrare nella valle di Mastalone, penetrerà nella vicina valle di Sermenza, andrà in essa sino a Rasa e Carcofaro, ove trovasi una miniera di rame, che da il 6 per % d’argento, e indizj di piombo. Cammin facendo vedrà degli strati di granito venato, piegato in tutti i sensi, e persino a zig-zag. Da Carcofaro a Balmuccia