Pagina:Viaggio sentimentale di Yorick (1813).djvu/127

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pezzo nella positura la più indiscreta che uno si possa ideare — poteva bensì il nano idearsi d’essere allora nel più profondo pozzo della città: però allungò con creanza la mano sino alla manica del tedesco e gli disse la sua passione — il tedesco si volse, lo squadrò come un dì Golia con David — e si ripiantò inesorabile nella sua positura.

Io mi pigliava in quel punto una presa nella tabacchiera del mio buon frate — Oh come il tuo mite e cortese spirito, caro il mio frate, sì temperato a patire e a compatire — oh come inchinerebbe affabilmente l’orecchiò alla querela di questa povera creatura!

E sì dicendo, levai gli occhi al cielo con tal commozione, che il vecchio ufficiale francese si fece animo d’interrogarmi, di che mai si trattava? — L’informai in due parole, e mi dolsi di tanta inumanità.

Ma già il nano ridotto agli estremi, aveva ne’ primi impeti, che sono per lo più irragionevoli, minacciato al tedesco: Ti mozzerò col mio temperino la tua lunga coda — Il tedesco lo guardò appena, e senza scomporsi gli disse: Purchè ci arriviate.

Chiunque, e sia chi si voglia, esacerba l’in-