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VIAGGIO
 


sa a mano mancina, volli avviarmivi; ed ebbi di grazia a farmi seguitare dal postiglione — E quanto io più m’appressava, la prospettiva di quella casa mi veniva riconciliando col mio nuovo infortunio — Consisteva in una cascinetta attorniata da forse sette pertiche a vigna e d’altrettante di campi a biade. Avea prossimo dall’un de’ lati un orto di poco più d’una pertica, provveduto di quanto mai l’abbondanza può consolare la mensa d’un contadino francese — Prosperava dall’altro lato una selvetta liberale d’ombre al riposo, e di legna al focolare.

Il giorno nell’ora in ch’io giunsi godeva degli ultimi raggi del Sole — onde lasciai che il postiglione provvedesse a’ suoi casi, e a dirittura m’inoltrai nella casa.

E vidi la famiglia d’un uomo attempato con la sua donna, e cinque o sei figliuoli, e generi con le loro spose, e la loro gaja e innocente figliuolanza.

E facevano tutti corona a una minestra di lenti: e un largo pane di fromento stava nel mezzo del desco: e i fiaschi di vino che v’erano da ogni lato prometteano di rallegrare ad ogni pausa la cena — era insomma un convito d’amore.

S’alzò il vecchio; e con riverente cordialitàm’ac-