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SENTIMENTALE 79

di cui madame l’onorò — E mi onora egli, disse madame de L*** interrompendo La Fleur, di un biglietto in risposta?

Madame de L*** lo interrogò con tanta fiducia che a La Fleur non bastò l’animo di contraddirle — e gli tremava il cuore per l’onor mio — e probabilmente per l’onore suo proprio, come s’egli fosse uomo da starsi con un padrone trascurato en égards vis-à-vis d’une femme — e non sì tosto madame de L*** gli domandò se le recava un biglietto — Oh qu’oui, le rispose: e gittandosi a piedi il cappello, e pigliandosi con la mano sinistra la falda della tasca diritta, comincia a frugarvi con l’altra mano — tenta l’altra falda — Diable! — fruga per ogni tasca — tasca per tasca in giro, nè si dimentica del taschino — Peste! — votò dunque le tasche sul pavimento — esponendo un collarino sudicio — un pettine — una pezzuola — un frustino — un cuffiotto — e dava un’occhiata dentro e fuori al cappello — quelle étourderie! aveva lasciato il biglietto sulla tavola della locanda; correva per esso — nè starebbe tre minuti a portarlo.

Io m’alzava da cena quando La Fleur capitò a ragguagliarmi del caso, e me lo contò puntualmente; suggerendomi, con mia buona grazia,