Pagina:Vico, Giambattista – La scienza nuova seconda, Vol. I, 1928 – BEIC 1964037.djvu/177

Da Wikisource.

caratteri poetici delle prime nazioni 171


versalmente, da tal riflessione di Solone principiando, le plebi de’ popoli vi cangiarono le repubbliche da aristocratiche in popolari.

416Quindi Solone fu fatto autore di quel celebre motto «Nosce te ipsum», il quale, per la grande civile utilitá ch’aveva arrecato al popolo ateniese, fu iscritto per tutti i luoghi pubblici di quella cittá; e poi gli addottrinati il vollero detto per un grande avviso, quanto infatti lo è, d’intorno alle metafisiche ed alle morali cose, e funne tenuto Solone per sappiente di sapienza riposta e fatto principe de’ sette saggi di Grecia. In cotal guisa, perché da tal riflessione incominciarono in Atene tutti gli ordini e tutte le leggi che formano una repubblica democratica, perciò, per questa maniera di pensare per caratteri poetici de’ primi popoli, tali ordini e tali leggi, come dagli egizi tutti i ritruovati utili alla vita umana civile a Mercurio Trimegisto, furon tutti dagli ateniesi richiamati a Solone.

II

417Cosi dovetter a Romolo esser attribuite tutte le leggi d’intorno agli ordini.

III

418A Numa, tante d’intorno alle cose sagre ed alle divine cerimonie, nelle quali poi comparve ne’ tempi suoi piú pomposi la romana religione.

IV

419A Tulio Ostilio, tutte le leggi ed ordini della militar disciplina.

V

420A Servio Tullio, il censo, ch’è il fondamento delle repubbliche democratiche, ed altre leggi in gran numero d’intorno alla popolar libertá, talché da Tacito vien acclamato «praecipuus sanctor legum». Perché, come dimostreremo, il censo