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origini delle lingue e delle lettere 181


de’ nomi, dell’imprese gentilizie, delle medaglie, delle monete e della lingua e scrittura con la quale parlò e scrisse il primo diritto naturai delle genti.

435E per istabilire di tutto ciò piú fermamente i principi, è qui da convellersi quella falsa oppenione ch’i geroglifici furono ritruovati di filosofi per nascondervi dentro i loro misteri d’alta sapienza riposta, come han creduto degli egizi. Perché fu comune naturale necessitá di tutte le prime nazioni di parlare con geroglifici (di che sopra si è proposta una degnitá); come nell’Affrica l’abbiamo giá [veduto] degli egizi, a’ quali con Eliodoro, Delle cose dell’Etiopia, aggiugniamo gli etiopi, i quali si servirono per geroglifici degli strumenti di tutte l’arti fabbrili. Nell’Oriente lo stesso dovett’essere de’ caratteri magici de’ caldei. Nel settentrione dell’Asia abbiamo sopra veduto che Idantura, re degli sciti, ne’ tempi assai tardi (posta la loro sformata antichitá, nella quale avevano vinto essi egizi, che si vantavano essere gli antichissimi di tutte le nazioni), con cinque parole reali risponde a Dario il maggiore che gli aveva intimato la guerra; che furono una ranocchia, un topo, un uccello, un dente d’aratro ed un arco da saettare. La ranocchia significava ch’esso era nato dalla terra della Scizia, come dalla terra nascono, piovendo l’está, le ranocchie, e sí esser figliuolo di quella terra. Il topo significava, esso, come topo, dov’era nato aversi fatto la casa, cioè aversi fondato la gente. L’uccello significava aver ivi esso gli auspici, cioè, come vedremo appresso, che non era ad altri soggetto ch’a Dio. L’aratro significava aver esso ridutte quelle terre a coltura, e sí averle dome e fatte sue con la forza. E finalmente l’arco da saettare significava ch’esso aveva nella Scizia il sommo imperio dell’armi, da dover e poterla difendere. La qual spiegazione cosí naturale e necessaria si componga con le ridevoli ch’appresso san Cirillo lor dánno i consiglieri di Dario, e pruoverá ad evidenza generalmente che finora non si è saputo il propio e vero uso de’ geroglifici che celebrarono i primi popoli, col combinare le interpetrazioni de’ consiglieri di Dario date a’ geroglifici scitici con le lontane, raggirate e contorte c’han dato i dotti a’geroglifici egizi. De’