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delle famiglie de' famoli 257


per renderle atte a ferire; che sono l’«aste pure», o non armate di ferro, che si davano per premi militari a’ soldati romani i quali si erano eroicamente portati in guerra. Onde appo i greci son armate d’aste Minerva, Bellona, Pallade; ed appo i latini da «quiris», «asta», Giunone detta «quirina», e «quirino» Marte, e Romolo, perché valse vivo coll’asta, morto fu appellato «Quirino»; e’l popolo romano, che armò di pili (come lo spartano, che fu il popolo eroico di Grecia, armò d’aste), fu detto, in adunanza, «quirites». Ma delle nazioni barbare la storia romana ci narra aver guerreggiato con le prime aste ch’ora diciamo, e le ci descrive «praeustas sudes», «aste bruciate in punta», come furono ritruovati armeggiare gli americani; e a’ tempi nostri i nobili con l’aste armeggiano ne’ tornei, le quali prima adoperarono nelle guerre. La qual sorta d’armadura fu ritruovata da una giusta idea di fortezza, d’allungar il braccio e col corpo tener lontana l’ingiuria dal corpo, siccome l’armi che piú s’appressano al corpo son piú da bestie.

563Sopra ritruovammo i fondi de’ campi ov’erano i seppelliti essere stati i primi scudi del mondo; onde nella scienza del blasone restò che lo scudo è ’l fondamento dell’armi. I colori de’ campi furono veri. Il nero, della terra bruciata, a cui Ercole diede il fuoco. Il verde, delle biade in erba. E con errore per metallo fu preso l’oro, che fu il frumento, che, biondeggiando nelle secche sue biade, fu il terzo color della terra, com’altra volta si è detto; siccome i romani, tra’ premi militari eroici, caricavano di frumento gli scudi di que’ soldati che si erano segnalati nelle battaglie, e «adorea» loro si disse la «gloria militare», da «ador», «grano brustolilo», di che prima cibavansi, che gli antichi latini dissero «adur» da «uro», «bruciare»; talché forse il primo «adorare» de’ tempi religiosi fu brustolire frumento. L’azzurro fu il color del cielo, del quale eran essi luci coverti (il perch’i francesi dissero «bleu» per l’«azzurro», per lo «cielo» e per «Dio», come sopra si è detto). Il rosso era il sangue de’ ladroni empi, che gli eroi uccidevano, ritruovati dentro de’ loro campi.

G. B. Vico - Opere, IV-i. 17