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[SEZIONE SESTA]

[CAPITOLO UNICO]

repilogamenti della storia poetica

I

679Tutta quest’istoria divina ed eroica de’ poeti teologi con troppo d’infelicitá ci fu nella favola di Cadmo descritta. Egli uccide la gran serpe (sbosca la gran selva antica della terra). Ne semina i denti (con bella metafora, come sopra si è detto, con curvi legni duri — ch’innanzi di ritruovarsi l’uso del ferro dovettero servire per denti de’ primi aratri, che «denti» ne restarono detti — egli ara i primi campi del mondo). Gitta una gran pietra (ch’è la terra dura, che volevano per sé arare i clienti ovvero famoli, come si è sopra spiegato). Nascono da’ solchi uomini armati (per la contesa eroica della prima agraria ch’abbiamo detto, gli eroi escono da’ loro fondi, per dire ch’essi sono signori de’ fondi, e si uniscono armati contro le plebi, e combattono, non giá tra di loro, ma co’ clienti ammutinati contro essoloro; e coi solchi sono significati essi ordini, ne’ quali s’uniscono e co’ quali formano e fermano le prime cittá sulla pianta deH’armi, come tutto si è detto sopra). E Cadmo si cangia in serpe (e ne nasce l’autoritá de’ senati aristocratici, che gli antichissimi latini arebbono detto: «Cadmus fundus factus est», e i greci dissero Cadmo cangiato in Dragone, che scrive le leggi col sangue). Lo che tutto è quello che noi sopra promettemmo di far vedere: — che la favola di Cadmo conteneva piú secoli di storia poetica, — ed è un