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66 libro primo - sezione prima


aristocratica in popolare; onde Pubblio Filone, che ne fu autore, ne fu detto «dittator popolare». E non si è avvertita, perché non si è saputo intendere il di lei linguaggio. Lo che appresso sará da noi ad evidenza dimostrato di fatto: basta qui che ne diamo un’idea per ipotesi.

105Giacque sconosciuta questa e la seguente legge petelia, ch’è d’ugual importanza che la publilia, per queste tre parole non diffinite: «popolo», «regno» e «libertá», per le quali si è con comun errore creduto che ’l popolo romano fin da’ tempi di Romolo fusse stato di cittadini come nobili cosí plebei, che ’l romano fusse stato regno monarchico, e che la ordinatavi da Bruto fusse stata libertá popolare. E queste tre voci non diffinite han fatto cader in errore tutti i critici, storici, politici e giureconsulti, perché da niuna delle presenti poterono far idea delle repubbliche eroiche, le quali furono d’una forma aristocratica severissima e quindi a tutto cielo diverse da queste de’ nostri tempi.

106Romolo dentro l’asilo aperto nel luco egli fondò Roma sopra le clientele, le quali furono protezioni nelle quali i padri di famiglia tenevano i rifuggiti all’asilo in qualitá di contadini giornalieri, che non avevano niun privilegio di cittadino, e si niuna parte di civil libertá; e, perché v’erano rifuggiti per aver salva la vita, i padri proteggevano loro la libertá naturale col tenergli partitamente divisi in coltivar i di loro campi, de’ quali cosí dovette comporsi il fondo pubblico del territorio romano, come di essi padri Romolo compose il senato.

107Appresso, Servio Tullio vi ordinò il censo, con permettere a’ giornalieri il dominio bonitario de’ campi ch’erano propi de’ padri, i quali essi coltivassero per sé, sotto il peso del censo e con l’obbligo di servir loro a propie spese nelle guerre; conforme, di fatto, i plebei ad essi patrizi servirono dentro cotesta finor sognata libertá popolare. La qual legge di Servio Tullio fu la prima legge agraria del mondo, ordinatrice del censo pianta delle repubbliche eroiche, ovvero antichissime aristocrazie di tutte le nazioni.

108Dappoi, Giunio Bruto, con la discacciata de’ tiranni Tar-