Pagina:Vico, Giambattista – La scienza nuova seconda, Vol. II, 1928 – BEIC 1964822.djvu/116

Da Wikisource.


[CAPITOLO TERZO]

confutazione de’ principi della dottrina politica
fatta sopra il sistema di giovanni bodino

1009Dallo che si è fino qui ragionato s’intenda quanto Gian Bodino stabilí con iscienza i principi della sua dottrina politica, che dispone le forme degli Stati civili con sí fatt’ordine: che prima furono monarchici, dipoi per le tirannie passati in liberi popolari, e finalmente vennero gli aristocratici. Qui basterebbe averlo appien confutato con la naturali successione delle forme politiche, spezialmente in questo libro a tante innumerabili pruove dimostrata di fatto. Ma ci piace, ad exuberantiam, confutarlo dagl’impossibili e dagli assurdi di cotal sua posizione.

1010Esso, certamente, conviene in quello ch’è vero: che sopra le famiglie si composero le cittá. Altronde, per comun errore, che si è qui sopra ripreso, ha creduto che le famiglie sol fussero di figliuoli. Or il domandiamo: come sopra tali famiglie potevano surger le monarchie?

1011Due sono i mezzi: o la forza o la froda.

1012Per forza, come un padre di famiglia poteva manomettere gli altri? Perché, se nelle repubbliche libere (che, per esso, vennero dopo le tirannie) i padri di famiglia consagravano sé e le loro famiglie per le loro patrie, che loro conservavano le famiglie (e, per esso, erano quelli giá stati addimesticati alle monarchie), quanto è da stimarsi ch’i padri di famiglia, allor polifemi, nella recente origine della loro ferocissima libertá bestiale, si arebbono tutti con le lor intiere famiglie fatti piú tosto uccidere che sopportar inegualitá?

1013Per froda, ella è adoperata da coloro ch’affettano il regno nelle repubbliche libere, con proporre a’ sedutti o libertá o potenza o ricchezze. Se libertá, nello stato delle famiglie i padri erano tutti sovrani. Se potenza, la natura de’ polifemi era di