Pagina:Vico, Giambattista – La scienza nuova seconda, Vol. II, 1928 – BEIC 1964822.djvu/180

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174 idea dell’opera


due linee parallele che tra loro in infinito sempre s’accostano e non mai si toccano); perché la conseguenza è turbata dalla fantasia, ma le premesse s’attennero alla pura ragion astratta.

1134III. — Suppone la medesima una grande e varia cosí dottrina com’erudizione, dalle quali si prendono le veritá come giá da te conosciute, e se ne serve come di termini per far le sue proposizioni. Il perché, se non sei di tutte pienamente fornito, vedi che tu non abbia il principio nell’ultima disposizion di riceverla.

1135IV. — Oltre a cotal suppellettile, ti fa d’uopo d’una mente comprensiva, perché non è cosa che da questa Scienza ragionasi, nella quale non convengano altre innumerabili d’altre spezie che tratta, con le quali fa acconcezza, e partitamente con ciascheduna, e con tutte insieme nel tutto; nello che unicamente consiste tutta la bellezza d’una perfetta scienza. Perciò, se ti manca o questo o l’antecedente aiuto, e molto piú entrambi, per leggerla, ti avverrá ciò ch’avviene a’ sordastri, i quali odono una o due corde piú sonore del gravicembalo con dispiacenza, perché non odono le altre con le quali, toccate dalla mano maestra di musica, fanno dolce e grata armonia.

1136V. — Ella contiene tutte discoverte in gran parti diverse, e molte dello ’n tutto contrarie, all’oppenione che, delle cose le quali qui si ragionano, si è avuto finora. Talché ti bisogna d’una forte acutezza di mente, da non abbacinarsi al gran numero de’ nuovi lumi ch’ella dappertutto diffonde.

1137VI. — Di piú ella spiega idee tutte nuove nella loro spezie. Perciò ti priego a volertici avvezzare, con leggere almeno tre volte quest’opera.

1138VII. — Finalmente, per farti sentire il nerbo delle pruove, le quali col dilatarsi si infievoliscono, qui poco si dice e si lascia molto a pensare. E perciò ti bisogna meditare piú addentro le cose e, col combinarle vieppiú, vederle in piú ampia distesa, affinché tu possa averne acquistato la facultá.