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248 libro quarto


essi campi arati; le prime contemplazioni quelle degli auspici; i primi templi le regioni del cielo, le quali disegnavano gli áuguri per contemplarglivi; i primi misteri essi auspíci medesimi, onde i poeti teologi se ne dissero «mystae», che Orazio volta «interpetri degli dèi», i quali si tenevano per sappienti di tal teologia mistica, e tai poeti n’ebbero il titolo di «divini», cioè dotti in divinitá o sia nella scienza della divinazione; le prime cerimonie e le prime solennitá quelle degli atti legittimi; le prime orazioni furono l’accuse o difese; le prime devozioni furono l’esegrazioni de’ rei; i primi voti cotali rei consegrati; i primi sagrifici i supplici di tali rei; le prime ostie, le prime vittime, cotali rei giustiziati. Dalle quali cose tutte si vede apertamente le prime religioni gentilesche essere state tutte sparse di fierezza e di sangue; e tutto ciò dalla divina provvedenza ordinato, acciocché la generazione degli uomini, nel ferino errore perduti, temprando l’indole immane della fiera natura con ispaventose e crudeli (e per ciò crudeli, perché spaventose) religioni, si riducesse finalmente all’umanitá.

CAPITOLO TERZO

1359[966]..... e ’l popolo, a cui si appellò, l’assolvette piú perché il delitto si nascose dentro lo splendore della sua gloria che per alcun merito della causa, come il tutto si può raccogliere da Livio. [CMA3] Il qual diritto eroico durò fin a’ tempi di Giustiniano, che tutti i giudizi, perch’eran tutti ordinari, erano tutti condennatòri, perché la formola di tutti dal pretore si concepiva: «Si paret reum esse, condemna, iudex»; onde, se non appariva il reo, non vi era bisogno di assolversi, perché non vi era stato giudizio, il quale tutto consisteva in essa formola. Oggi, che tutt’i giudizi sono estraordinari, ordinati dalla ragion naturale, sono tutti assolutòri; perché o si truova in fatti reo, e, col condennarsi, si assolve naturalmente dal debito; o non si truova, e si dice assolversi «ab impetitis», si assolve dall’ingiusta o falsa oppenione, perché in tali giudizi regna la natural giustizia e la veritá. Cotali giudizi ordinari bisognarono a’ tempi d’Achille, [SN2] che riponeva tutta la ragion nella forza..... fu in cautelare i clienti. Il qual costume natural delle nazioni diede l’argomento a tutta una commedia di Plauto, intitolata Il persiano, nella quale i testimoni, che vi si adoperano, professan esser uomini dabbene, e sono dal padrone dello schiavo