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250 libro quarto


1362Sopra sì fatte cinque leggi essi andarono stendendo con giustizia le conquiste e ingrandendo con clemenza il romano imperio; che è quello onde doveva con sodezza di principi trattare queste cose romane il gran Carlo Sigonio con l’immensa minuta erudizione con cui n’ha scritto. Quindi s’intenda quanto il Grozio trattò il diritto della guerra e della pace assai meno della mettà e senza scienza di principi, contemplando tutto ad un colpo le nazioni dentro la societá di tutto il gener umano! Il qual errore nacque da quell’altro: ch’egli ne ragiona non co’ principi della provvedenza, come n’avevano ragionato i romani giureconsulti; la quale prima addottrinò dentro i popoli privatamente, senza saper nulla l’uno dell’altro, d’intorno a queste leggi, le quali, usciti poi fuori con le guerre, riconobbero giuste cosí i vincitori di darle, come di riceverle i vinti.