Pagina:Vico, Giambattista – La scienza nuova seconda, Vol. II, 1928 – BEIC 1964822.djvu/338

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332 nota


aggiunte prime, seconde, terze e quarte. E testo e varianti sono accompagnati da un commento (o, meglio, da un abbozzo di commento, peccante al tempo medesimo per eccesso e per difetto), ove, tra l’altro, si verificano, integrano e correggono tutte le citazioni vicinane, si illustrano le numerose allusioni storiche e si rettificano i non pochi errori di fatto.

Quest’ultima edizione è stata messa a fondamento della presente, che, per altro, non ne è una ristampa materiale. Basti dire che il testo è stato ricollazionato parola per parola non solo sull’edizione del 1744 ma anche sull’autografo: collazione eseguita dai dottori Alfredo Parente e Nicola Nicolini, e che ha dato modo tanto di supplite parole o frasi saltate dal tipografo quanto di correggere parecchi errori di stampa sfuggiti, nella revisione delle bozze, allo stesso Vico (p. e., capoverso 780, «essere stati dalle nazioni colla mente descritti i principi di questo mondo di scienze», ch’è proprio il contrario di quanto egli voleva dire, e ch’è stato corretto, secondo l’autografo, «essere stati dalle nazioni rozzamente» ecc.). Nuove cure sono state date alla punteggiatura, e (cosa ormai doverosa per un’opera classica come questa del Vico) il testo e le varianti sono stati numerati anche per capoversi: il che non solo renderá d’ora in poi piú semplici e uniformi le citazioni (bastando indicare in esse il numero del capoverso), ma consentirá in tutte le eventuali ristampe di utilizzare l’indice dei nomi, senza esser costretti (come è accaduto in questa) a doverlo rifare daccapo. Le varianti, anziché essere collocate a piè di pagina, ove, interrompendo di continuo la giá per se stessa non facile lettura, riuscivano piú di fastidio che di comodo, sono state poste tutte in fine, non senza compiere in essa una nuova e piú rigorosa cernita, ed espungere conseguentemente quelle che da un piú attento esame sono risultate mere anticipazioni o ripetizioni di cose dette in altre parti dell’opera. Non è qui poi il luogo di discorrere del commento, giacché si è creduto opportuno consacrare a esso un volume a parte, che si spera di pubblicare a breve distanza dai due che ora si offrono agli studiosi.

Per la documentazione di quanto è asserito nella presente Nota e per la minuta descrizione dei manoscritti, edizioni e ristampe della Scienza nuova seconda e terza, oltre la mia introduzione all’edizione del 1911-6, la Bibliografia vichiana del Croce coi relativi supplementi (finora quattro) e gli Studi vichiani del Gentile (2a ediz., Firenze, Le Monnier,