Pagina:Vico, Giambattista – Le orazioni inaugurali, il De Italorum sapientia e le polemiche, 1914 – BEIC 1965567.djvu/270

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della metá, se tutta o parte di quella; e cosi, domandando io il medesimo delle altre parti minori, e tuttavia minori, con la divisione, li menerò all’infinito. Dunque il principio di cotal moto, che diciamo «sbilanciamento». hassi a ritrovare nell’universo. Ma il tutto, or soggiungo, egli è pieno. Dunque quello, che è moto ne’ corpi particolari, nell’universo moto non è, perché l’universo non ha con chi altro possa mutar vicinanza, in che essi pongono l’essenza del moto. Dunque è una forza che fa dentro di se medesimo; questo in se stesso sforzarsi è uno in se stesso convertersi. Ciò non può essere del corpo, perché avrebbe ciascuna parte del corpo a rivoltarsi contro di se medesima (>); onde questo sarebbe tanto, quanto le parti del corpo si replicassero. Dunque, dico io, il conato non è del corpo, ma dell’universo del corpo. Questa metafisica schiva quel duro scoglio della «comunicazione de’ moti», che è molto piu indiffinito, oscuro e impercettibile che le «qualitadi occulte», le «simpatie», l’«antipatie». Perché le «qualitadi occulte» sono nomi onesti dell’ignoranza delle cagioni; le «simpatie» l’«antipatie» si fingono da’poeti, che danno alle cose insensate senso e volere: ma la «comunicazione de’ moti», involgendo cose affatto ripugnanti tra loro, come impossibile, incredibile, né meno può esser materia di favola: che lasci il corpo ciò che non può star senza il corpo, e che passi da corpo a corpo ciò che non è altro in sostanza che corpo e corpo. Nella percossa, per esempio, è in moto la mano che percuote; è in moto la palla che par quieta, per quello ne ragionammo (cap. iv, \ vi, p. 166) non darsi quiete in natura; è in moto l’aere, che circonda e la palla e la mano, ed è lo spazio che tra la mano e la palla si frappone; è in moto l’aria allo spazio vicina, e l’altra vicino a questa infino all’universo. Al moto della mano dunque, perché egli è pieno, risentesi l’universo; e si il moto di ciascheduna parte diviene sforzo del tutto : lo sforzo (1) Questa pruova è di Proclo matematico, che esso tiene a luogo di dimostra /ione nella sua Teologia platonica dimostrata.