Pagina:Vico, Giambattista – Le orazioni inaugurali, il De Italorum sapientia e le polemiche, 1914 – BEIC 1965567.djvu/271

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del tutto è in ciascheduna sua parte indefinito. Dunque la percossa non serve ad altro che di occasione che lo sforzo dell’universo, il quale era si debole nella palla, che sembrava star queta, alla percossa si spieghi piú. e, piu spiegandosi, ci dia apparenza di piú sensibile moto. Ed è tanto lungi dal vero che questa metafisica sconvenga al buon gusto della nostra etá, che ora nelle matematiche, e in conseguenza nelle meccaniche, si parla con termini d’infiniti «massimi», •* minimi», «maggiori», «minori», «maggiori e maggiori», «minori e minori», e «l’uno infinitamente maggiore o minore dell’altro»: li quali termini stravolgono certamente l’umano intendimento, poiché l’infinito è schivo d’ogni multiplicazione e comparazione, se non ci soccorre una metafisica, nella quale sia stabilito che in ogni parte distesa, atto finito, in ogni moto, atto terminato, siavi sotto virtú o potenza di estensione e di moto sempre uguale a se stessa, cioè, in tutti gli attuali distesi ed attuali movimenti, infinita. È dunque il conato proprietá della materia de’corpi: della materia, dico, metafisica, che è la sostanza, non della materia fisica, che è esso corpo, del quale è proprio il muoversi. La qual differenza di materia fisica da metafisica fu da me data ove scrissi (cap. n, p. 146): «Atque hoc dijjert inter materiam physn am et melaphysicam. Phvsica materia ideo quamlibet formam peculi arem educai, e ucit optimum; quia qua via educit, ea ex omnibus una erat. Materia autem metaphysica, quia pecuhares formae omnes sunt imperfectae, genere ipso, sive idea, continent optimam». Talché la materia fisica è ottima a ricevere di tutte una forma particolare; la metafisica è ottima a riceverle tutte insieme: perché la materia fisica è il corpo, che è circonscritto ; la metafisica è la sostanza del corpo, che non la puoi diffinire. E perciò per la generazion d’una pianta, per esempio, non basta ogni acqua, ogni aria, ogni terreno; onde sotto diversi cieli diverse sorte se ne producono, che, traspiantate, non allignano altrove. Ma la materia metafisica è docile ad egualmente ricever tutte; perché la sostanza sta sotto a tutte ugualmente, perché lo sforzo in mandarle fuora e sostenerle è in