Pagina:Vico, Giambattista – Le orazioni inaugurali, il De Italorum sapientia e le polemiche, 1914 – BEIC 1965567.djvu/317

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nota 311


tutta d’un fiato, in quindici paragrafi: ripartizione, che, d’altra parte, si trova idealmente anche nell’edizione originale, giacché in questa, quantunque non appaiano numeri d’ordine, il principio di ciascuno dei nostri paragrafi è distinto da una particolare postilla marginale (equivalente al titolo dell’intero paragrafo), la quale non solamente, a differenza delle altre, è stampata in caratteri maiuscoli, ma è ripetuta a capo di ogni pagina, fintanto che dura il paragrafo stesso. Delle poche correzioncelle formali da noi fatte al testo non è il caso di parlare, giacché si tratta di bazzecole. La sola di qualche importanza (che d’altronde si trova anche nelle precedenti ristampe 1 è l’aver sostituito, a p. 85, r. 19, per ovvie ragioni sintattiche, «istas methodos, sive soritas istos» a «istae methodi, sive soritae isti» del testo.

III

De antiquissima Italorum sapientia.

Anche qui abbiamo seguita l’edizione originale, curata dal V.2, della quale abbiamo procurato di mettere a profitto il maggior numero di esemplari postillati dall’autore3, per tener conto di tutte le correzioni tipografiche e grammaticali, che il V., con vigile cura, aveva segnate, col suo caratterino minuto, nei margini di ciascuno di essi. Il confronto non è stato inutile, perché, oltre a darci modo di migliorare qua e lá la lezione, ci ha resi accorti di un grossolano sproposito infiltratosi in tutte le precedenti ristampe, appunto a causa dell’errata interpetrazione di una delle postille anzidette. YVale a dire, il tipografo dell’edizione

  1. Si veda, p. e., in quella cit. del Ferrari, 11, 12.
  2. De antiquissima Italorum Sapientia ex Linguae Latinae Originibus eruenda, Libri tres, Ion. Baptistak a Vico Neapolitani, Regii Eloquentiae Professoris (Neapoli, mdccx. Ex Typographia Felicis Mosca. Permissu publico, in-12 di pp. 130+2 innumer.). Per le ristampe cfr. Croce, p. 10.
  3. Si veda, per alcuni di essi, Croce, Secondo supplemento alla Bibl. vich., pp. 2-3. Oltre gli esemplari ivi descritti, ne abbiamo tenuti presenti altri due: uno conservato nella Nazionale di Napoli (segn. 24, B, 51), l’altro giá posseduto dal giureconsulto Niccola Nicolini e ora da Giovanni Gentile.