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nota 315


V

Frammento d’un’opera d’incerto titolo
anteriore al 172O.

Fu pubblicato la prima volta dal Ferrari1 (cui lo comunicò il Villarosa) come prefazione al perduto Comento a Grozio, che il V. cominciò a scrivere verso il 1716, e poi intermise, preso dallo scrupolo di spendere le sue fatiche intorno a un autore eretico. Ma che non sia una prefazione, sì bene un commiato, e che si riferisca non a un comento, ma a un’opera originale, vale a dire a una probabile redazione, ora dispersa, del Diritto universale, dimostrò, e con buoni argomenti, il Croce2. Nel riprodurlo, abbiamo tenuto presente l’autografo,conservato in casa Villarosa(3.

F. N.

  1. Nelle Opp. del V., ediz. 1835, 1, 280.
  2. Sec. suppl., pp. 3-4. Cfr. anche Fausto Nicolini, nella sua ediz. della Scienza nuova (Bari, Laterza, 1910 sgg.), p. xxvi sg.
  3. Fausto Nicolini, in B. Croce, Sec. suppl., p. 39, n° 4.