Pagina:Vico - Autobiografia, carteggio e poesie varie, 1929 - BEIC 1962407.djvu/388

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errori, il Corda, che die’ anche una scelta delle note, e, senza note (o, meglio, con non piú di due o tre), il Predari, il Ferrari (tre volte), il Iovene, il Pomodoro, il D’Ancona, il Viazzi; e altre due volte essa vide la luce oltralpe in una traduzione o, meglio, rimaneggiamento francese del Michelet. Ma, troppo difettosa, arbitraria e invecchiata, non poteva essere riprodotta senza mutamenti fondamentali nella nostra riedizione, che, pubblicata primamente nel 19x1 in questa medesima collezione, e spesso ristampata materialmente in testi scolastici o a dirittura plagiata, ricompare ora la seconda volta con alcuni ritocchi e parecchie giunte.

I. — Vita scritta da se medesimo. — Siamo risaliti anche noi al testo Calogerá, il quale, scorretto che sia, è sempre il solo che derivi direttamente dal primo manoscritto del Vico. E abbiamo rifatto il lavoro di revisione tentato giá dal Villarosa. In alcuni casi le sue correzioni ci sono parse evidenti o accettabili: p. es., c corpo» in «corso» (10.2); «iocale» in «ideale» (11.19); «fisico» in «metafisico» (12.3); «avesse» in «avvezza» (13.15), che sará stato «avezza»; «rintraziato» in «rinunziato» (23.33), che sar ^ stato a sua volta «rinnonziato», «Nuovo mondo» in Nuovo Organo (32.10); «scrisse» in «scrivesse» (38.17); «esser tessuti» in «tessuti» (43.24); «discesa» in «distesa» (48-6); «Forvo» in «Torno» (48.29); «acconcio» in «accorcio» (49.19); «spoglio di tempo» in «spazio di tempo» (49.21); «lascio» in «Lazio» (5X-32); «Euclidi» in «Eraclidi» (52.7); «Erosio, Sceldeno e Pusandorfio» in «Grozio, Seldeno e Pufendorfio» (53.21); «maestá» in «maestra» (53.24), e simili. Ma molte altre volte le correzioni del Villarosa ci sono sembrate errate o inutili: p. es., «Geronimo Rocca» (9. 25), che si chiamava proprio cosi, trasformato in «Giambattista»; «con quanto guasto, con che cultura», mutato in «con quanto cattivo gusto, con che disordinata cultura» (13.30); «vuoto interspersovi» (16.11-2) in «vuoto interpostovi»; «ittico vi concorresse» (24.14) in «il Vico vi concorresse»; «impiego» (23.28) in «incarico»; «che poi ne diede alla luce» (36.22) — ed è evidente che si parla del Liber metaphysicus, pubblicato nel 1710 — in «che poi non diede alla luce»; «Nino dalla monarchia» (50.21) in «Nino fondatore della monarchia»; e cosi continuando; per non elencare taluni errori materiali commessi dall’amanuense o dal tipografo del Villarosa. Superflua, anzi arbitraria, abbiamo stimata qualsiasi correzione linguistica o grafica; e, correggendo a nostra volta il Villarosa, che le ammodernò e corresse sempre, abbiamo costan