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32 | C. REINA |
Quel culto era in lui bisogno del cuore; la malinconia forse dispregia l'allegro sorriso? la sera, che schiude i fiori olezzanti alla notte, sdegna forse le rose che si aprono all'aurora? Fra essi non poteva aver luogo l'invidia; chè là, dove erano collocati, strali velenosi non giungevano. Conoscevano entrambi nella loro coscienza di quela forza Iddio li aveva dotati, diversa e disgiunta nel sollevare gl'intelletti alle regioni del Bello, eguali nel merito, eguale corona già li cingeva.
Avvicinavasi, intanto, con le sue sane più superbe piante, il Trionfo, traendo seco, Ombra fatale, ma raccoglitrice di nomi immortali, la Morte. I Puritani comparvero al teatro italiano la sera del 25 gennaio 1835. Adesso non era l'Italia madre gaudente della virtù del figlio, ora la Francia regina baciavalo in fronte. I più rinomati maestri, i più celebri letterati, i più cospicui cittadini, le più nobili signore, facevano a gara a tributargli onori. La via dov'egli dimorava «Boulevard des italiens ai Bais Chinois», si vide per