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Pagina:Vita Nova.djvu/16

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operazione, perocchè l'anima era tutta data nel pensare di questa gentilissima; ond'io divenni in picciolo tempo poi di sì frale, e debole condizione, che a molti amici pesava della mia vista: e molti pieni d'invidia si procacciavano di sapere di me quello che io voleva del tutto celare 56[56 ad altri B.P.S.] ad altrui. Ed io accorgendomi del malvagio domandare, che mi faceano, per: la volontà d'Amore, il quale mi commandava secondo il consiglio della ragione, rispondea loro, che Amore era quegli, che cosi m'avea governato: dicea d'Amore, perocchè io portava nel viso tante delle sue insegne, che questo non si potea ricoprire. E quando mi domandavano: per cui t ha cosi 57[57 disfatto B.P.S.] distrutto questo Amore? Ed io sorridendo 58[58 gli guardava B.P.S.] guardava, e nulla dicea loro. Un giorno avvenne, che questa gentilissima sedea in parte ove s'udiano parole della Regina della gloria, ed io era in luogo, dal quale vedea la 59[59 mia felicita S.] mia beatitudine: e nel mezzo di lei e di me per la retta linea sedea una gentil donna di molto piacevole aspetto, la quale mi mirava spesse volte, maravigliandosi del mio 60[60 sguardare B.P.S.] riguardare che parea che sopra lei terminasse; onde molti s’accorsero del suo mirare. Ed in tanto vi fu posta mente, che partendomi da questo luogo cotal donna distrugge la persona di costui: e nominandola intesi che 63[63 diceano B.P.S.] dicea di colei che vea dalla gentilissima Beatrice, e terminava negli occhi miei. Allora mi 65[65 confortai B.P.S.] racconfortai molto, assicurandomi che’] mio segreto non era communicato, lo giorno, altrui per mia vista: ed immantenente pensai di fare di questa