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Pagina:Vita Nova.djvu/17

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66[66 donna B.] gentil donna schermo della veritade; e tanto ne mostrai in poco di tempo che'l mio segreto fu creduto sapere dalle più persone che di me ragionavano. Con questa donna mi celai al'quanti anni e mesi; e per più fare credente altrui; feci per lei certe cosette per rima le quali non è' mio intendimento di scrivere qui, se non in quanto facesse a trattare di quella gentilissima Beatrice; e però le lascerò tutte, 67[67 se non che B.] salvo che alcuna cosa ne scriverò, che pare che sia loda di lei. Dico che, in questo tempo che questa donna era schermo di tanto amore, quanto dalla mia parte, mi venne una volontà di voler ricordare il nome di quella gentilissima, ed 68[68 accompagnarlo B.P.S.] accompagnarla di molti nomi di donne, e specialmente 69[69 di questa gentildonna B.P.] del nome di questa gentildonna; e presi i nomi di LX.1 le più belle donne della cittade, ove la mia ‘donna fu posta dall'altissimo 70[70 Sire P.] Signore, e composi una 71[71 pistola P.] epistola sotto forma di serventese, la quale io non scriverò; e non n'avrei fatto menzione, se non 72[72 per quello B.P.] per dir quello che 73[73 ponendola B.P.] componendola maravigliosamente addivenne, cioè che in alcuno altro numero non sofferse il nome della mia donna stare, se non in sul 74[74 nono B.P.S.] nove, tra' nomi di queste donne. La donna, con la quale tanto tempo io avea 75[75 celata la mia volontà B.P.S.] celiato, convenne che si partisse della sopra detta cittade, e andossi in paese 76[76 lontano B.P.] molto lontano: perché io quasi sbigottito della bella difesa che mi era venuta meno, assai me ne 77[77 sconfortai B.] disconfortai più che io medesimo non avrei creduto dinanzi. E pensando che, se della sua partita io non parlassi alquanto dolorosamente, le persone sarebbero

  1. Nel n. cod. XL. in marg.