Vai al contenuto

Pagina:Vita Nova.djvu/39

Da Wikisource.

31

     E ciascun Santo ne grida mercede.
     Sola pietà nostra parte difende,
     Chè parla Dio che di Madonna intende:
     Diletti miei, or sofferite in pace
     Che vostra spene sia quanto mi piace
     La ov’è alcun che perder lei s’attende,
     E che dirà nell’inferno a'mal nati:
     Io vidi la speranza de'beati.
Madonna è desiata 343[343 in Palto B.P.] in sommo cielo:
     Or vuò di sua virtù farvi sapere.
     Dico: qual vuol gentil donna parere
     Vada con lei; chè quando va per via
     Gitta ne' cuor villani Amore un gelo;
     Per che ogni lor pensiero agghiaccia e pere:
     E qual soffrisse di starla a vedere
     Diverria nobil cosa, o si morria1
     E quando trova alcun che degno sia
     Di veder lei, quei prova sua virtute;
     344[344 Ch'egli addivien ciò che gli dà salute RA.] Che li avvien ciò che li dona salute,
     E si l'umilia ch'ogni offesa obblia.
     Ancor le ha Dio per maggior grazia dato,
     Che non può mal finir chi le ha parlato.
Dice di lei Amor: cosa mortale
     345[345 Com'esser puote si adorna e pura RA.] Com'esser può si adorna e si pura?
     Poi la riguarda, e fra se stesso giura
     Che Dio ne intende di far cosa nova.
     Color di perla quasi 345[345 Com'esser puote si adorna e pura RA.] informa2, quale 346[346 in forma B.P.RA.S.] in forma B,
     Conviene a donna aver non fuor misura. P. RA. S.
     Ella è quanto di ben può far natura;
     Per esempio di lei beltà si prova.
     Degli occhi suoi, comecch'ella li mova,
     Escono spirti d'Amore infiammati,
     Che fieron gli occhi a quel ch’allor 347[347 li guati B.P.RA.S.] la guati,
     E passan si ch’il cor ciascun ritrova.
     Voi le vedete Amor pinto nel viso,
     348[348 La u' B.P.RA.S.] Ove non puote alcun mirarla fiso.

  1. L’ed. P. in nota per equiveco taccia di scorrezione l'ed. B. che legge chiaramente con tutti o si morrìa.
  2. veste.