Pagina:Vita di Cristoforo Colombo.djvu/44

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VITA DI C. COLOMBO CAPITOLO II. Chi fossero il padrcj e la madre dell'Ammiraglio, e le qua- lità loro, e la falsa relazione, che un certo Autore fa del- Vesercizio suo, prima ehe acquistasse il titolo d'Ammiraglio. Lasciando ora la etimologia, o derivazione, e significalo del nome (IlII' Ammiraglio, e ritornando alle qualità, e per- sone de'suoi genitori, dico, che, quantunque essi fossero buoni in virtù, essendo per cagione delle guerre, e parzia- lità della Lombardia ridotti a bisogno , e povertà , non trovo, come vivessero, e abitassero : avvenga che lo stesso Ammiraglio in una lettera dica, che il suo traffico, e dei suoi maggiori fu sempre per mare. Di che per meglio cer- tificarmi, passando io per Cugureo, procurai di avere in- formazione di due fratelli Colombi, che erano i più ricchi di quel castello, e si diceva, eh' erano alquanto suoi pa- renti : ma , perchè il men vecchio passava i cento anni, non seppero darmi notizia di ciò. Né credo, che per que- sta cagione ritorna minor gloria a noi, che del sangue suo procediamo : perciocché io ho per meglio, che tutta la glo- ria a noi venga dalla persona di lui, che andar cercando, se fu mercatante suo padre, o se andava alla caccia con falconi : conciossiachè di cotali mille furono sempre in o£!ni luogo, la cui memoria al terzo giorno fra i suoi stessi vicini, e parenti fece corso e perì, senza che si sappia, se furono vivi. E però io stimo, che inen possa illustrarmi la chiarezza, e nobiltà loro della gloria che mi viene d* un così fatto padre. E poi che per i suoi chiari fatti ei non ebbe bisogno delle ricchezze de' suoi precessori ( le quali, siccome anco la povertà, non son ruote delle virtù, ma della fortuna); almeno per coiai suo nome , e valore