Pagina:Vita di Dante.djvu/154

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Capitano, e a’ giovani cavalieri, che aveano bisogno di riposo, parve avere assai fatto di vincere, sanza perseguitarli. Più insegne ebbono di loro nimici, e molti prigioni; e molti n’uccisono, che ne fu danno per tutta Toscana. Fu la detta rotta a di 11 di giugno 1289, il dì di San Barnaba, in uno luogo, che si chiama Campaldino presso a Poppi.1"
Spero che i miei lettori non mi sapranno mal grado, trattandosi del primo o maggior fatto d’arme ove siasi mai trovato Dante, d’aver loro recata la descrizione cosi viva del Compagni. 11 Villani narra in modo concorde questa battaglia, e la dice la più ordinatamente combattuta, che sia stata a quei tempi in Italia. E su messer Vieri de’ Cerchi, e messer Corso Donati, che pur in Dino si vedono aver portato il vanto della giornata, aggiungne altri particolari importanti per il séguito di nostra storia, di che questi due sono, dopo Dante, le persone principali. Era costume di quelle osti, dove il valor personale potea tanto più che non ora, fare ingaggiar la battaglia da alcuni guerrieri, che dicevansi feditori, ed erano scelti

  1. Dino Comp., Rer. It., pp. 473, 474.