Pagina:Vita di Dante.djvu/207

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fosse della patria, presi dodici sicarii, ed a lor capo un nomato Farinata, scalò il monistero, e rapita a forza la vergine, trassela alle sue case. Dove stracciatele le sacre bende, e rivestitala degli ornati mondani, la die in moglie a un gentiluomo chiamato Roselline della Rosa. Dice altri, che la costante Piccarda volendo serbar fedeltà al suo sposo celeste, gli raccomandasse dinanzi al Crocifisso la propria verginità; e che coperto il corpo di lebbra, e così esaudita, fra pochi giorni morisse. Narra altri che fosse quel priego esaudito in altro modo, da una languente infermitade, di che ella morisse. Pare ad altri, all’incontro, che dal luogo ov’è posta in paradiso, e da una lunga discussione filosofici! e teologica ivi aggiunta sulla volontà efficace, si debba inferire che la povera Piccarda pur titubò, prima di cadere nell’infermità desiderata. Noi non ci metteremo in tal disputa, e riferiremo i soli versi più narra torii di Dante, che son pure i più affettuosi; e il sono cosi,