Pagina:Vita di Dante.djvu/213

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sua vecchiezza, di bella forma con dilicate fattezze, di pelo bianco...., pratico e dimestico di gran signori, e di nobili huomini e di grande amistà, e famoso per tutta Italia. Nimico fu de’ popoli e de’ popolani, amato da’ masnadieri, pieno di maliziosi pensieri, reo e astuto1". In che anno nascesse, di che età fosse quando Dante s’apparentò con lui, non lo trovo. Ma, poichè ei morì in verde vecchiezza nel 1306, convien dire che ei fosse nel 1293 in matura virilità, e così maggiore d’una ventina d’anni, all’incirca, che Dante. Ebbe in moglie, se crediamo a Ferreto Vincentino, una sorella del vicino e poi nemico suo messer Vieri de’ Cerchi, la quale ei perdette in Trivigi, sendovi capitano appresso a Gerardo da Camino podestà. Corse voce che morisse ella di veleno ministratogli dal marito; e che, tornato esso in patria, e avendo a cena il cognato e facendo assaggiare il vino dallo scalco, "Non così, — dicesse Vieri, — desti a bere alla sorella mia"; e quindi venisser gli odii reciproci2.

  1. Dino, p. 523.
  2. Ferret. Vicent. Rer. It., T. IX, p. 974.