Pagina:Vita di Dante.djvu/244

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la città di Firenze in assai tranquillo e buono stato, essendo passate le fortune del popolo, per le novità di Giano della Bella, i Fiorentini s’accordarono di rinnovare la chiesa maggiore di Firenze, la quale era di molto grossa forma, et piccola a comparatione di sì fatta città; et ordinarono di crescerla et di tirarla a dietro, e di farla tutta di marmi et con figure intagliate. Et fondòssi con grande solennità il dì di Santa Maria di settembre per lo legato del papa, cardinale, con più vescovi et prelati ec., nominandola Santa Maria del Fiore". E questo è il Duomo di Firenze, che fu già il più bello, ed è uno de’ più belli della cristianità. Poi, "l’anno 1296, essendo il Comune et popolo di Firenze in assai buono e felice stato, con tutto che i grandi avessono cominciato a contraddire al popolo, il popolo per meglio fortificarsi in contado, et scemare la forza de’ nobili et potenti del contado, et spetialmente quella de’Pazzi e libertini di Val d’Arno, ch’erano Ghibellini, sì ordinarono che nel detto Val d’ Arno di sopra si facessono due nobili terre