Pagina:Vita di Dante.djvu/313

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lo volea; e al loro Signore scrissono, che aveano inteso che la parte de’ Donati era assai innalzata, e la parte de’ Cerchi era assai abbassata.
I Signori dissono agli imbasciadori,risponderebbono al loro Signore per ambasciata. E intanto, preson loro consiglio, perchè essendo la novità grande, niente voleano fare sanza il consentimento de’ loro cittadini.
Richiesono, adunque, il Consiglio Generale della parte guelfa, e delli settantadue mestieri d’Arti, i quali aveano tutti Consoli, e imposono loro: che ciascuno consigliasse per scrittura, se alla sua Arte piacea, se messer Carlo di Valos fusse lasciato venire in Firenze con piacere. Tutti risposono a voce e per scrittura, fusse lasciato venire, e onorato fusse come Signore di nobile sangue; Salvo i Fornai, che dissono, che nè ricevuto nè onorato fusse, perchè venìa per distruggere la Città.
Mandaronsi gli ambasciatori, e furon gran cittadini di popolo dicendogli, che potea liberamente venire, commettendo loro, che da lui ricevessono lettere bollate, che non acquisterebbe contro a noi niuna giuridizione, nè