Pagina:Vita di Dante.djvu/348

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Leonardo. "Per isdegno di coloro che nel suo priorato confinati furono della parte Nera, gli fu corso a casa e rubata ogni sua cosa, e dato il guasto alle sue possessioni"1. Anche il Boccaccio dice il medesimo; ed al solito, tra le declamazioni, aggiugne particolari interessanti. "Uscito dunque Dante in cotal maniera, di quella città, dalla quale egli non solamente era cittadino, ma n’erano li suoi maggiori stati edificatori, e lasciatavi la sua donna, insieme con l’altra famiglia male per la piccola età alla fuga disposta, di lei si curò poco, perciocchè per consanguinità la sapeva ad alcuno de’ principi della parte avversa" (cioè al barone messer Corso e agli altri Donati) "congiunta. Di sè medesimo or quà or là incerto, andava vagando per Toscana. Era alcuna particella delle sue possessioni dalla donna, col titolo della sua dote dalla cittadina rabbia difesa; e non senza fatica ottenutala, de’ frutti di essa sè e li piccoli figliuoli di lui assai sottilmente reggeva; per la qual cosa, povero, con industria disusata,

  1. Leonard. Aret., p. 56.