Pagina:Vita di Dante.djvu/444

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62 CAPO SECONDO

22 Quegli che usurpa in terra il luogo mìo
Iltluogo mio, il luogo mio che vaca
Alla presenza del fìgliuol di Dio,
95tFatto ha del cimiterio mio cloaca
Della puzza e del sangue onde il perverso
Che cadde di quassù laggiù si placa.

40 Non fu la sposa di Cristo allevata
Del sangue mio, di Lin, di quel di Cleto,
Per essere ad acquisto d’oro usata ;
43 Ma per acquisto d’esto viver lieto
E Sisto e Pio, Calisto ed Urbano
Sparser lo sangue dopo molto fleto.
46 Non fu nostra intenzion eh’ a destra mano
De’ nostri successor parte sedesse,
Parte dall’altra del popol Cristiano ;
49 Nè che le chiavi che mi fur concesse
Divenisser segnacolo in vessillo
Che contra i battezzati combattesse ;
SS Nè eh’ io fossi figura di sigillo
A privilegi venduti e mendaci
Ond’ io sovente arrosso e disfavillo.
55tIn veste di pastor lupi rapaci 5
Si veggion di quassù per tutti i paschi;
Otdifesa di Dio , perchè pur giaci ?

(t j) Lupi per Guelfi allegoria perenne nella Commedia.