Pagina:Vita di Dante.djvu/542

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meno processo; et fu condannato come rubello et traditore del suo comune, et incontanente mosso da casa i priori, il gonfaloniere della giustitia, col podestà, e capitano e esecutore con loro famiglie, e co’ gonfaloni delle compagnie col popolo armato e colle masnade a cavallo, a grido di popolo per venire alle case dove habitava messer Corso da santo Piero Maggiore. Messere Corso sentendo la persecutione, che li era mossa s’era asseragliato nel Borgo di san Piero Maggiore a piede della torre del Cicino et in Torcicoda alla bocca della via, che va in verso le Stinche, e alla via di san Brocolo con forti sbarre et con gente assai d’amici e di suoi consorti rinchiusi nel serraglio, et con balestra in suo servigio. Dissesi, che ciò fece per essere forte, attendendo Uguccione et sua gente, che n’era già giunti a Remolo. Il popolo cominciò a combattere i detti serragli da più parti; et messere Corso et suoi a difendersi francamente; et duroe la battaglia gran parte del dì, et fu a tanto che con tutto il podere del popolo, se ’l rinfrescamento della gente d’Uguccione et gli altri amici