Pagina:Vita di Jacopo Durandi.djvu/6

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a favor di Bernardo Durandi avo delle due sorelle Vittoria, e Ludovica, che furono nel 1623 damigelle d’onore alla corte della Duchessa di Modena.

Domenico Durandi, persona di comoda fortuna, trovò convenienza nel trasportar il suo domicilio in Sant’Agata, volgarmente detto Santià, borgo insigne, e capo luogo dell’antico capitanato, ove risiedeva un governatore, sotto la cui giurisdizione vi erano più di quaranta terre. Ivi dopo lungo soggiorno, il Durandi padre contrasse maritaggio colla signora Benedetta Rondolino di Cavaglià1, donna di vivace spirito, amante della poesia.

Da questo conjugio nacquero due maschi,

  1. Questo è il villaggio fortunato, che diede culla ed educazione al venerabile Gioanni Gersen, abate Benedittino di S. Stefano in Vercelli, l’autore del prezioso libro dell’imitazione di Cristo, siccome ad evidenza proveremo nella storia Vercellese della letteratura, ed arti, che speriamo di pubblicare; Ved. Valzecchi, Gaetani, Napioni, e Cancellieri, che già parlarono su questo punto.