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Pagina:Vita di monsignor Giacomo Goria vescovo di Vercelli (Cusano).djvu/11

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qual conformità la medesima Altezza di Savoja lo presentò al Papa, supplicandolo dell’ammissione; A che fare, non solo non vi fù difficoltà alcuna, mà bensì gradimento, sapendosi di qual merito si fosse, che pur portatosi in Roma, & avanti chi si deve, per il dovuto Esame, le venne data l’elettione dell’Esame, se in ordine a’ Sacri Canoni, ò Teologia, ò pur de’ Casi di coscienza; onde (come ben assicurato sopra qual materia d’esse professate Scienze) si rese pronto all’altrui arbitrio. Approvato poscia con non ordinaria lode, ne seguì la commissione dell’istesso Papa Paolo Quinto al Cardinal Scipione Borghese, per la conveniente Consecratione, solennizzata pur in Roma li vintiotto del mese d’Agosto nell’anno mille seicento undeci; indi nel mese di Novembre1 del medesimo anno ne fù preso il possesso del proprio Vescovato di Vercelli per mezzo di speciale Procuratore.

Esso Monsignor Vescovo si dispose per il suo solenne ingresso in Vercelli, che fù li sedici di Decembre nel medesimo anno mille seicento undici,2 sendo in tal caso dal Capitolo, e Canonici della Cathedrale Chiesa, e

 
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Cle-


  1. Tab. Eccl. Vercell.
  2. Tab. Eccl. Vercell.