Pagina:Vita nuova.djvu/164

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clxiv introduzione

tranne quelle che appartengono alle divisioni e qualche svarione facilmente avvertibile - il copista di Conv. è però un materialone 1 -, avrebbero dovuto passare nell’altro codice, e invece mancano.

Al codice Conv. B, 2, 1267 della Nazionale di Firenze va ricongiunto un gruppo di Mss. che contengono le sole rime della Vita Nuova, descritti sotto i nn. 12-47, cioè il II ii 40 deolla Biblioteca Nazionale di Firenze, il Magl. VII 1076, il Ricc. 1108, il Roveretano, e i Parigini Ital. 545 e 548. Che essi abbiano fra loro strettissima parentela appare per gli ultimi cinque anche dalla composizione del volume e dalle rubriche iniziali e finali di ciascuna scrittura, ed è provato per tutti da alcune lezioni sociali loro comuni: XIII 8 uc-

    diuide lautro (si diuide secondo laltro): XXXVI 5 lor si uolontate (si lor uolontate); XXXVIII 1 Ricoverai la uista adunque (Ricouerai adunque lu uista); XL 7 patria dalcuno (patria chedalcuno); XLI 3 nominando (nominandol).

  1. (1)Svarioni o lacune di Conv.: (Tav. 28) II 4 nelli meno veniens (nelli menomi polsi orribilmente, e tremando dinne queste parole, ecce deus fortior me veniens), 6 om. naturale il qual dimora in quella parte ove si ministra il nutrimento nostro, 9 forse (sofferse); III 1 om. tanti, 3 distenerneua (discerneua), 10 pronto (presente -; ed è, s’avverta, in rima), 14 parlare (parere), comandato (ciò mandato), V 1 nominaua (mi miraua),om. del mio sguardare sino a costui VIII 5 uilla moto (uillana morte), 10 Magia giouintute (In gaia giouentute); IX 7 om. parte; X 2 in meçço (mi nego): XVIII 9 om. del mio parlare sempre mai sino ad alta matera; XIX 1 pensai ad cominciar lo modo (cominciai a pensar lo modo); XXII 1 om. sicome, 3 udi dir diloro di questa (udi dire loro parole di questa), 4 ζ o mi saria scuso immantenente (lo mi sarei nascoso incontanente); XXXII 4 fernita (farnetica), 12 allei (elle), 13 om. che io chiamassi sino a ed avegna; XXIV 4 così luna come laltra (così luna appresso laltra), 7 allegro che (allegro si può): XXV 4 proposizione (proportione), 6 rimane (rimano). 9 animis (armis); XXVI 7 cheapre (che da per): XXVIII 3 ζ per questo numero (per chequesto numero); XXIX 2 non ne sieno, corretto in noue ne sieuo (noue siano), 3 Conumero (Lo numero, del nome addare (del noue a dare); XXXIII 1 per el servigio nudo (il servigio e nudo); XXXIII 4 nellaltra mi lamento io nella prima cioè nellaltra stança (nella seconda mi lamento io cioè nell'altra stança): XXXV 1 miraccomandaua (mi ricordaua); XXXVI 4 Dolor (Color); XXXVII 8 om. non; XXXVIII 4 pongieuano (uinceano). Oltre a questi svarioni o lacune, si possono, nella conoscenza attuale dei testi, tenere per varianti caratteristiche di Conv. anche lo seguenti lezioni: II 8 landai acerchare (laudai cercando); III 3 nebbia (nebula), 7 ζ appresso (appresso), in amoroso pianto (in amarissimo pianto); IV 1 pieni molti (molti pieni), uoleua tucto (uoluna del tucto); VI 1 questa gentilissima donna (questa gentil donna): VIII 3 chio dissi (chio ne dissi); IX 2 dileguava (dilungaua); XI 3 si volgeva (si moueva); XII 1 Ballata inonuo (Rollata ino); XIV fa molto piu mi dolea (molto mi dolea); XXII 9 diuentato (diuenuto); XXIII 2 deboleçça (debolecta uita), 4 /aceua (lece): XXIV 3 donna molto (molto donna); XXV 4 dire in rima per uolgare (dire per rima in volgare), 10 in se (in loro), e non domandato (e domandato), sapeuamo (supemo); XXVI 1 nelle letiçie del cuor (nel cuore), 2 uno bellectissimo angolo di dio (uno dei bellissimi angeli di cielo), 4 eccellentissime (excellenti), 13 di dolceçça (in dolceçça); XXXII 6 lascio lo piagner (lasso di pianger), lo chiamar (lor chiamar); XXXIII 3 lauea facto (fatto lauea); XXXIV 1 della cipta di delle cittadine di; XXXV 2 mudisse (mi uedesse); XXXVII 8 per morte (che morta); XXXIX 4 il sollenato lacrimare (il sospirato lacrimare); XL 2 udisser parola (udissero parlare).