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classificazione dei testi clxxxvii

cosiddette ‘ rime scelte ’ della Vita Nuova, accompagnate dalle solite quindici canzoni e dalla ballata Io mi son pargoletta 1, s’aggiungono prima i sonetti Negli occhi porta e Tutti li miei pensier e quindi, nell’ordine originale, tutte le altre rime non ancora trascritte della medesima Vita Nuova; seguono appresso, nello stesso ordine, altre nove poesie attribuite a Dante (Nelle man vostre.... Chi guarderà.... Degli occhi de la mia.... Parole mie.... Voi che sapete.... E’non è legno.... Ben dico certo.... Io non sì vago.... O dolci rime), e quindi d’altri autori le medesime rime, anche qui nel medesimo ordine, (Donna mi prega.... Vedete ch’io son un.... Poi che di doglia.... Per gli occhi fere.... Al cor gentil.... Amor che hai messo). E ciò che resulta dalla composizione dei due codici è confermato luminosamente da una serie di lezioni caratteristiche loro comuni: III 10 lor paruente (suo parvente), che e amore (cioè Amore), III 11 nel tempo (del tempo), VIII 4 ueggendo (udendo), 6 lafatto (le fece), 10 partita leggiadria (partita cortesia), XIV 12 libertade (sicurtate), XV 5 timore (tremore), XXVI 10 uirtute (salute), XXXV 6 negli occhi (cogli occhi), XXXVI 4 di morte (d’amore), uedeui (vedetevi), 5 del pianger (di pianger), XXXIX 10 si dolorosi (li dolorosi). Nessuno però dei due codici deriva dall’altro. Certo il Magl. non proviene dallo Stroz., sia per la notata mancanza in questo di Ai fals ris e della seconda trascrizione di Ballata i’voi, sia perchè dove lo stesso Strozziano ha un lacuna, indicata con puntolini, al § XXVII 4 e uno spazietto bianco al § VIII 8 il Magl. legge regolarmente chiamando e te, sia infine perchè le varianti individuali dell’uno non son passate nell’altro 2. E neppure lo Stroz. proviene dal Magl.: perchè quest’ultimo ha quandio a uederui (XV 4) e di pietà simile (XXII 9) là dove il primo legge quando uegno auederui

  1. Il Magl. VII 722 lui dopo lu ballata Io mi son pargoletta anche il discordo Ai fals ris, e appresso, prima dei due sonetti Negli occhi porta e Tutti li miei pensier, anche la ballata Ballata i'voi. Ma piuttosto che d’un’aggiunta di Magl. VII 722 si tratta d’un’omissione di Laur. Stroz. 170, giustificata dal fatto che il discordo mancava di tutti i versi provenzali o francesi che siano, tanto da non dar più senso, e Ballata i’voi era già compresa nelle ‘rime scelte’.
  2. Ecco le principali varianti dello Stroz. che avrebbero dovuto passare nel Magl., se questo derivasse da quello, e Magl. ha invece la lezione comune: III 12 la ne uedea, VIII 6 doue donna gentil gia, IX 9 per un giardino, XIV 12 si troua, XV 5 ouumque poi sappoia, XXII 9 Donne uenite, XXVII 4 Lanima mia per darmi, XXXV 7 nella uostra uista, XXXVI 4 Dolor (Color). Un'altra prova notevole dell’indipendenza del Magl. dallo Stroz. ci è data anche dalle ‘rime scelte’ avendo il primo Ms. tutti e due i cominciamenti del son. Era venuta, e lo Stroz. soltanto il secondo cominciamento.