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clxxxviii introduzione

di pietra simile; perché mentre il Magl. ha tutte le rime adespote, lo Stroz. pone in principio Canzoni di Dante, e sa poi dire attamente dove finiscono le canzoni di Dante; e soprattutto perchè leggendo il Magl. limpidamente chiamando e te non avrebbero spiegazione alcuna le lacune corrispondenti dello Stroz., indicate coi puntolini o col lasciar bianco un certo spazio del rigo. Tutt'e due i Mss. derivano dunque da un Ms. perduto, al quale possiamo far risalire quanto essi hanno a comune. Diremo λ questo Ms., per la sezione di rime che ora c’interessa.

Ora, che λ sia affine al gruppo di K T e Am e derivi quindi anch'esso dal loro capostipite, cioè da k, ne abbiamo indizi sufficienti, quantunque, mancando in X le poesie dei §§ XII (Ballata i’ voi), XVI (Spesse fiate), XIX (Donne che avete), XXIII (Donna pietosa) e XXXI (Gli occhi dolenti), venga a perdersi il riscontro delle varianti più caratteristiche del gruppo. Tengon testa quelle di XXII 13, XXIV 9 e XXXVI 5, poiché tanto il Magl. quanto lo Stroz. leggono, nei primi due passi, pur lui e Cosi come (omettendo e appunto perchè il così introdotto da k, invece di si, rompeva la misura del verso) e, nel terzo passo, se lo Stroz. ha corretto, consigliato dalla rima, in distructi, il Magl. conserva distrecti come danno K e T. E alle tre varianti caratteristiche del gruppo danno aiuto quelle che vedremo esser comuni a b e a k: se b e k formano (e lo dimostreremo) una famiglia distinta con varianti proprie, e λ ha queste varianti dappertutto dove sono da attendere (XXXV 5 apparita, XXXVII 6 marauigliar), il fatto dell’appartenere alla famiglia di b e k avvalora anche le prove speciali deill'appartenenza a k 1.

  1. Anche certo ordine nella successione delle rime che seguono nel Magl. e nello Stroz. a quelle tratte dalla Vita Nuova, corrispondente a quello che le medesime rime hanno in K e T, può essere indizio d’affìnità di λ con k: cfr. Nelle man vostre, Chi guarderà, Degli occhi della mia, Parole mie e K 116, 117, 118, 119, T 26, 27, 28, 29; E’ non è legno, Ben dico certo e K 299, 300. La ballata Voi che sapete si ha pure in K e T; ed essendo la sola delle canzoni o ballate di Dante comuni a quei due codici che non si trovasse trascritta nella prima parte dei codici Magl. e Stroz., si può spiegare perché essa sola comparisca a questo punto di Magl. e Stroz. delle tante canzoni e ballate che di Danto doveva aver k. Il comparire in Mgl. e Stroz. a questo medesimo punto un sonetto in più (Io son sì vago) e l'esser attribuiti a Dante i sonetti E’ non è legno e Ben dico certo, che in K sono adespoti, non fa difficoltà, perchè k e λ potevano bene esser più ricchi e in qualche particolare differenti da K e T. Varianti caratteristiche di altri grappi di famiglia diversa Magl. e Stroz. non contengono, se non si dolorosi per li dolorosi in XXXIX 10 data anche da b3: ma è un mutamento ovvio in quella costruzione in cui li dolorosi viene a trovarsi, e potè venir fatto a