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CLASSIFICAZIONE DEI TESTI CCXJ E veniamo a z. In questo sottogruppo P Co Mgl presentano fra loro strettissime relazioni, tanto (la costituire una speciale tradizione (p) : lui .«torcilo (7 dentro dalocor tnistniggo); VU1 5 Amor sento (Amore •«•nte), U «no gidUle adoperare (lsuocnulole adoperare), fl ortanza (ltorranzri), uuidonte (annuente). 8 diche biusmnro (dite blaamaro), 0 loro fallace doni tuoto tortone (lotao fallar donni torto tortoso), IO uoglio schoprir (uoi deacouriro); IX 9 penso (pensoso), 10 Et inscultiti u<;a (Nolasenibiatifca); XIII 8 aospir (pensieri), veritate (uariotute), elio (clieo), 9 uuol fare (uoi lare), conuionmi riohiuiuar (couucneini chiamar), por pietà (In piota); XXV 12 Teter (tener), ohiutm la proua (lanate proua), intanto (?■ tanta), e /farro (eludere), che quale veide (? quale ancide), rimango (rimano); XV 4 gol por ira 0 noia (Selporiro tettoia), 6 dime «dando (dimostrando); XVI 7 mi manda (mi dona), 9 per uulermi (ohcmiuoglo), 10 e (piando letto (Et aoio letto). Ialina do- partire (laniiua partire): XX 4 reposa (si riposa); XXII 0 Bagnar nel viso eli pianto damerò (bagnar noi ni*o atto dipianto amore), diteme (ditoimi), 10 E quel che (io (oqnolc oh caia), uedenii (nedomo), 13 Tu tl aolmllglle (tu risomigli), mi par (nopare), 15 Do laacia pianger noi (Lascia piangere anoi), elio fa (7 fa), 10 alaoorta (slscorta), veduta (uoliita); XXIV 9 0 ai con mente lo cor mi radice (Et siootno lamento iniridico), E quello nomo (7 quella nomo); XXVI 10 tra le altre (tra lodouno), 12 partir (parere); XXVII 4 innio amor (juuor inino); XXXII 5 occhio tney snrebbono (occhi udaareblioao), 0 nodorete (udirito); XXXIV 11 Verme dicendo (uenian dicendo); XXXV 7 sedendo che gl montar (soutendo cheai moueau). choran un mosse (elioni som osso); XXXVI 4 qualora (qualora), vedenti (iti- doti ni); XXXVli 0 con ai (cohì), 7 monbrandotni (membnuidoui), 8 no mira (ui mira); XXXIX 10 intraniortiaol talol dolore (ultraiuorUascio ailiendole), molti colore (molto parole); XL 0 ohe m1 pensosi (elio pensosi), none (nonno), queste persone (quello persone), 10 n me verestf (nuscireate), eliolite a uoi perdiro (corno dilei po diro), pianger uoi (pianger altrui); XLI 10 largo (larga). (1) Fin (|ui ci siamo «erviti per P della stampa di Pesaro, 0 abbiam potuto far ciò con fiducia e senza pericolo, trattandosi di lezioni per le quali l’accordo di Co e di Mgl e degli altri codici della famiglia p bastava ad escludere il sospetto d’arbitrio da parte degli editori. A cominciare da questo punto teniamo invece presente il Ms. ohe servì di fondamento a quella stampa, ritrovato recentemente a Cento tra i libri del comni. Antonio Malocchi. Parlerò in lino di questo capitolo (p. ocl) dell’identificazione del codice Pesarese col codice Maiocchi, e mostrerò la poca fedeltà della stampa rispetto al manoscritto : qui occorre eli’ io dica che esso non fu già copiato « sull* incominciare del secolo xv *, come affermarono i suoi editori, ma nella prima metà del see. xvi ; cho la copia conserva nei margini e fra lo linee, con precisi richiami e sottolineature, supplementi, correzioni e varianti, cho paiono apposte dallo stesso copista dopo il compimento della trascrizione; c che una seconda mano, posteriore di qualche decennio, ha notato poche altre varianti con inchiostro rosso: ool quale inchiostro sono stato anche «ottolineate le divisioni ; e siccome non tutte nè interamente, ma soltanto quelle che nei manoscritti boccacceschi sono portate in margine (cfr. p. xv), (Tav. 54) I II P (1) Co Mgl molte coso ot lo parole 2 del mio anno nono 3 d’ uno nobilissimo Le altre tradizioni lo parole del mio nono (b: del mio) di nobilissimo (ir: dono bellissimo)