Pagina:Vita nuova.djvu/210

Da Wikisource.

ccx introduzioni: XXXVII 3 fraine medesimo oosi anca cosi anoa detto fra me medew" a detto sima 5 la precedente p$r la precedente xxxvm 3 tisac ci sae (h : ei se ; A P : ti se) 6 del altro alaltro XXXIX 2 apontere dolorosamente dolorosamente a pentere 3 Z molte auonia e molte uolte auonia 4 alieni» per lo auonia ohe per lo riceuea rieena (A : rioouo) 5 per la loro dela loro 9 Z di martiri di martiri XL e partita patria 10 ella eperduta ella perduta XLI 6 qualitade diedi costei qualita di costei om. dice 7 om. mio caro a dare ad in- tendere che «uno donne Anche M*, cioè le poche rime della Vita Nuova che si trovano tr&- scritte a parte nel 2° quinterno del medesimo codice, derivano dallo stesso esemplare di M, ledendo: VII 6 ma mancrnaa, Vili 6face, ludi, XII 12 li aurai, pensate Ini, 18 impronto, 14 che donni pietà eehiane, sajrpia, XIII 8 fosse. Si vede che il trascrittore copiò prima alcune rime della Vito Nuova} e poi volle copiar tutta l’opera. Affine a M è il codice Vat. Barb. 403(5, già Barb. XLV 130 (Barb), concordando con esso nelle seguenti lezioni (cfr. tav. 52) : Vili 6 face, ludij, XIII 8 forse (M : fosse, invece di folle), XXII 10 glie vo- siroehie, XXVI 6 e In si ua, XXVII 3 erat 5 che i me» spiriti sento gir parlando ; e leggendo piant/endome tra lui là dove (XLI 10) M ha pungendo mento in lui, Co Mgl piangendo mente in lui e Wm mentre (1). È sicuro che Barb non deriva da M, poiché alcune varianti secondarie di quest’ultimo e l’omissione in XXVII 5 del v. e iti è cosa nmil che noi si crede non si ritrovano nel primo: onde anche Barb, per quanto sia assai scorretto (2), può servire di riscontro a M. (1) Che non appartenga al hi famiglia a, ma u 0, è, s’intendo, corte ; e anche questo giova, noll/i scarsezza dolio provo (il codice contiene solamente i nonetti della Vita Nuova), a persuaderci della particolare asinità con M. Qualche variante ci avvicinerebbe a S (XIII 8 gran veritate% XXII 9 di pianto damore), od anche a S o V, olio vedremo particolarmente attlni (XIV 12 rimango), ma sono mutamenti ovvii e indipendenti: anche w lui rimango. (2) Lezioni particolari di Barb: (Tav. 53) ITI 10 prona ingientil (pronta f gentile), ini rlstauA (ino risol i un no), 12 Alogro mi Holmn- binuft (Alegro mLwnnbmtm): VII 5 Ore peniti t» (Oro perdati), 0 Mi» pur dentro dal cor